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Guida alla miscela per coltivatori

Questa miscela è composta dalle sementi di  3 specie: la Vedovina Maggiore (Cephalaria transsylvanica) la Vedovina Selvatica (Scabiosa columbaria) e la Borragine (Borago officinalis).

Studiata per i coltivatori, seminata tra file negli orti o come aiuole di bordura garantisce una fioritura continua che accompagna fin dal principio quella  degli ortaggi, da maggio fino a ottobre dando un valido aiuto alle api e agli altri pronubi (impollinatori) che attirati dalle aiuole seminate con queste specie spontanee aumenteranno la produzione del vostro orto. Grazie alle proprietà di auto risemina e colonizzazione  diffonderete in tutta l'area adiacente la specie di Vedovina (o entrambe) più adattata, le così dette "Piante salva api" (vedi studio UniPisa) che porteranno nutrimento alle api nel momento più difficile, quello prima del riposo invernale, grazie alla fioritura tardiva unità alla capacità mellifera (tutte e tre le specie sono tra le venti più importanti per la produzione di miele, per qualità e quantità). La Miscela per Apicoltori è invece pensata per appezzamenti di terreno più importanti, dove si ha la necessità di produzione mellifera di qualità,  è possibile richiedere le sementi per Apicoltori anche per creare una zona cuscinetto in prossimità delle arnie dove le api riposeranno per l'inverno, con il duplice intento di nutrirle e di diffonderle nell'area che utilizziamo per la stagione fredda. 

Analizziamo ora una per una  le specie analizzandone le caratteristiche ed il loro posto nel miscuglio del Progetto Melissa e come coltivarle.

Vedovina Maggiore - Cephalaria Transsylvanica

La Vedovina Maggiore (Cephalaria transsylvanica) è una pianta spontanea mellifera annuale della famiglia delle Caprifogliacea. Ha un asse floreale eretto, con poche o privo di foglie, che raggiunge poco il metro di altezza.

Presente a tutte le latitudini italiane, predilige le zone collinari,  anche se si può trovare fino ai 1200 m s.l.m è maggiormente diffusa ad altitudini inferiori, ma meno in pianura.  

Si trova nei campi incolti anche nelle zone siccitose, ha infatti una necessità idrica molto ridotta. 

Fiorisce tra luglio e ottobre, quando le altre fioriture scarseggiano, per questo le è stato dato l'appellativo di Pianta Salva Api. Ha un'ottima tendenza all'auto risemina ella colonizzazione, sia se aiutata con la lavorazione del terreno dopo la coltivazione che attraverso gli eventi naturali. Come si può notare nell'apposita sezione (vedi la nuova miscela) colonizza velocemente la zona dove viene coltivata. 

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Fig 1. Fioritura della Vedovina Maggiore

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Fig 2.Campo di Vedovina Maggiore in fiore

Raccolta dei semi in natura

Le piante autoctone del miscuglio, Vedovina Maggiore, Selvatica e Borragine si possono reperire autonomamente in natura, in attesa delle sementi richieste al Progetto Melissa, è utile far dimestichezza, se possibile, con le specie raccogliendole e coltivandole, anche in piccole quantità. Vedremo più avanti in questa pagina come raccogliere le sementi e conservarle anche dalle nostre coltivazioni.

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Dove Cercarla

La Vedovina Maggiore è presente in tutte le regioni italiane. Cercatela nelle zone collinari, anche nei campi dove è stato tagliato il fieno, la Vedovina Maggiore gradisce lo sfalcio nel periodo estivo, nei campi incolti come nelle le bordure delle strade, il suo fiore (fig 3) infatti dal bel colore viola/blu svetta nel verde. Da Luglio in poi potrete cominciare la ricerca, anche semplicemente abituando l'occhio mentre percorrete le strade extraurbane.

Prendete nota del punto Gps o dei punti di riferimento per ritrovarle quando i semi saranno pronti. Vi consigliamo di segnalare, sopratutto all'inizio, le piante con delle canne o dei nastri in modo da non confondervi quando raccoglierete il frutto (fig 4) con dentro i semi.

Sulla pagina Facebook del Progetto Melissa e di Cercatori di Semi dal mese di Luglio sarà aperto un post per poter segnalare dove sono state avvistate le piante, e per chiedere conferma della specie.

In modo che tutti possano beneficiarne e raccogliere i semi.

Segnala anche tu e aiuta il Progetto e tutti i suoi partecipanti.

Raccolta e conservazione del seme

Dal mese di settembre si può iniziare la raccolta del seme. Nei mesi precedenti avrete individuato le fioriture, accertato la specie di Vedovina inviandoci le foto per email o pubblicandole sul post nella pagina Facebook, potete ora raccogliere il frutto della Vedovina, ovvero una capsula dove risiede il seme.

Per sapere quando è maturo per la raccolta del seme bisogna schiacciarlo tra le dita, se vedete che tende a sfaldarsi potete raccoglierlo, attenzione, è più opportuno raccogliere anticipatamente il frutto che in ritardo, perché si rischia che il seme sia già stato disperso (Fig 5). Per la conservazione del seme vi rimandiamo al capitolo dedicato più avanti in questa sezione.

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Fig.3 Fiore di Cephalaria transsylvanica

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Fig 4. Frutto di Cephalaria transsylvanica

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Fig 5. Semi di Cephalaria transsylvanica

Coltivazione della Vedovina Maggiore

Vedi Coltivare più avanti in questa sezione, clicca qui per andare a coltivazione della miscela per agricoltori

Vedovina Selvatica (Scabiosa columbaria)

La Vedovina Selvatica condivide con la Vedovina Maggiore la stessa famiglia (Caprifogliacea), le due piante sono molto simili, condividono potere mellifero e periodo di fioritura, anche i fiori si possono confondere tra l'una e l'altra. Allora perché inserirla nella miscela e coltivarla con la Cephalaria? Perché  alcune differenze che all'apparenza non si notano fanno sì che questa specie sia una valida integrazione alla cugina maggiore rimanendo nel campo delle piante Salva Api. La Vedovina Selvatica è perenne, e non annuale, quindi i semi dispersi che colonizzeranno l'area vicina avranno una stabilità nelle stagioni successive. Le dimensioni sono leggermente inferiori alla Cephalaria Transsylvanica, non supera infatti i 30 cm, così i fiori, che sono in misura inferiore per pianta. È resistente alla siccità, ma non quanto la V. Maggiore, ha però una maggior tolleranza al freddo, e tollera meglio il ristagno idrico, fatale per l'altra Salva api. Inoltre non abbiamo mai trovato, almeno per ora le due specie nello stesso habitat, a parte nel nostro campo, dove però la presenza è forzata dalla semina annuale. Contiamo quindi che una o l'altra specie colonizzi l'areale dove avrete seminato, in una selezione naturale che porterà la più adatta a terreno  e pedo clima del luogo di coltivazione a prevalere, mantenendo il più possibile l'equilibrio e la sostenibilità (meno interventi). Come la Cephalaria Transsylvanica ha un'ottima tolleranza alle infestanti, non necessità quindi di diserbo. L'irrigazione va effettuata solo  nelle prime fasi di emergenza della piantula. Poi non necessità di ulteriore irrigazione, a meno che l'estate sia particolarmente siccitosa (come quella del 2017). La fioritura è anticipata rispetto alla  Transsylvanica di un mese circa, sia che la seminiate contemporaneamente  sia per le piante che hanno svernato. 

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Fig 6. Fioritura della Vedovina Selvatica

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Fig 7. Vedovina Selvatica in fiore

Raccolta dei semi in natura

Le piante autoctone del miscuglio, Vedovina Maggiore, Selvatica e Borragine si possono reperire autonomamente in natura, in attesa delle sementi richieste al Progetto Melissa è utile far dimestichezza, se possibile con le specie raccogliendole e coltivandole, anche in piccole quantità. Vedremo più avanti in questa pagina come raccogliere le sementi e conservarle anche dalle nostre coltivazioni

Dove Cercarla

La Vedovina Selvatica si trova in tutte le regioni italiane, fino ai 1500 m.s.l.m. È diffusa a tutte altitudini, ma la troverete probabilmente ai lati delle strade anche in pianura. Il fiore è molto simile alla Cephalaria Transsylvanica,il colore va dal blu/viola al rosa, esistono infatti diverse sottospecie che possono ibridarsi tra loro. Dal mese di giugno potrete cominciare la ricerca come detto precedentemente l'occhio si abitua velocemente e presto noterete i fiori con facilità anche nei viaggi in auto.

Prendete nota del punto Gps o dei punti di riferimento per ritrovarle quando i semi saranno pronti. Vi consigliamo di segnalare, sopratutto all'inizio, le piante con delle canne o dei nastri in modo da non confondervi quando raccoglierete il frutto (fig 9) con dentro i semi.

Sulla pagina Facebook del Progetto Melissa e di Cercatori di Semi dal mese di Luglio sarà aperto un post per poter segnalare dove sono state avvistate le piante, e per chiedere conferma della specie.

In modo che tutti possano beneficiarne e raccogliere i semi.

Segnala anche tu e aiuta il Progetto e tutti i suoi partecipanti.

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Fig 8. Fiore di Scabiosa columbaria

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Fig 9. Frutto di Scabiosa columbaria

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Fig 10. Semi di Scabiosa columbaria

Raccolta e conservazione del seme

Dal mese di settembre si può iniziare la raccolta del seme. Nei mesi precedenti avrete individuato le fioriture, accertato la specie di Vedovina inviandoci le foto per email o pubblicandole sul post nella pagina Facebook, potete raccogliere il frutto della Scabiosa Columbaria, la capsula dove risiede il seme.

Per sapere quando è maturo per la raccolta del seme bisogna schiacciarlo tra le dita, se vedete che tende a cedere le sementi potete raccoglierlo, attenzione, è più opportuno raccogliere anticipatamente il frutto che in ritardo, perché si rischia che il seme sia già stato disperso (Fig 10). Per la conservazione del seme vi rimandiamo al capitolo dedicato più avanti in questa sezione. Purtroppo sussiste un problema con questa specie, è difficile ad un occhio inesperto capire se si tratti della Vedovina Maggiore o Selvatica. Il fiore è un primo indizio, quello della Cephalaria è di un bicolore netto, ble/viola e bianco, mentre quello della Scabiosa è più sfumato. Purtroppo però la Scabiosa si presenta in molteplici colori in natura, non è costante per via dell'ibridazione naturale, solitamente il frutto però è oblungo mentre quello della Cephalaria è più tondeggiante. Le dimensioni della pianta aiutano, sopra i sessanta cm è con moltissima probabilità una Vedovina Maggiore. Ultimo ma non ultimo la forma del seme, confrontando le foto di accorgerete che la differenza è netta.In realtà però, anche nel caso sbagliaste la valutazione della specie cadreste in piedi, le caratteristiche sono simili e non  siete troppo lontani dal vostro terreno probabilmente state scegliendo la specie più adatta.Per togliervi ogni dubbio pubblicate la foto del fiore e della pianta sulla  pagina Facebook del Progetto Melissa, in modo da potervi aiutare nell'identificazione della specie.

Borragine (Borago Officinalis)

La prima delle due Boraginaceae presenti nelle miscele del Progetto Melissa è la Borragine, diffusa in tutta Italia, presente sopratutto al Centro-Sud.  Conosciuta per gli usi culinari e nella fitoterapia è anche un'ottima mellifera, tra le prime venti per produzione e qualità, anche nel mono floreale, non essendoci però interesse nella coltivazione commerciale il miele di borragine è raro. L'inserimento nella miscela ha lo scopo di colonizzare (la Borragine si propaga autonomamente con facilità) la dimora dei Vostri orti con una fioritura che accompagna, da Maggio in poi quelle dei Vostri orti sovrapponendosi poi nel periodo più complicato per l'allegagione con quella delle Vedovine, prolungando oltre che aumentando la produzione dei Vostri ortaggi.

La Borragine è un'erbacea annuale, ha portamento eretto raggiunge gli 80 cm di altezza, il fusto  è  ricoperto di peli rigidi, le foglie carnose alterne e ricoperte da una densa peluria che le conferiscono un aspetto vellutato.

È facile riconoscerla anche in assenza delle infiorescenze. Spontanea non necessita di irrigazione se non in caso di periodi particolarmente siccitosi, è molto competitiva con le infestanti, non necessita di cure colturali.

Ha una fortissima tendenza all'auto semina, colonizzando nelle stagioni un'ampia area intorno alla coltivazione.

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Fig 11. Fioritura della Borragine - semina in Marzo

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Fig 12. Fioritura della Borragine

Raccolta dei semi in natura

Le piante autoctone del miscuglio, Vedovina Maggiore, Selvatica e Borragine si possono reperire autonomamente in natura, in attesa delle sementi richieste al Progetto Melissa è utile far dimestichezza, se possibile con le specie raccogliendole e coltivandole, anche in piccole quantità. Vedremo più avanti in questa pagina come raccogliere le sementi e conservarle anche dalle nostre coltivazioni

Dove Cercarla

La Borragine si trova in tutte le regioni italiane, fino ai 1000 m.s.l.m. Predilige terreni ben drenati e non troppo umidi, forse per questo meno diffusa nel Nord Italia. La fioritura è facilmente individuabile, il colore dei fiori è di un blu vistoso, (fig. 13), la Borraggine colonizza ampie zone, se ne individuate una molta probabilità ne troverete molto altra intorno. Dal mese di Aprile (in natura, ripetiamo) potrete cominciare la ricerca come detto precedentemente, l'occhio si abitua velocemente e presto noterete i fiori con facilità anche nei viaggi in auto.

Prendete nota del punto Gps o dei punti di riferimento per ritrovarle quando i semi saranno pronti. Anche se la Borragine è facilmente riconoscibile con un po' di allenamento Vi consigliamo di segnalare, sopratutto all'inizio, le piante con delle canne o dei nastri in modo da non confondervi quando raccoglierete il frutto (fig 9) con dentro i semi. Se avete dubbi potete pubblicare una foto dei fiori o della pianta sulla pagina Facebook del sito, dove potrete avere conferma e comunicare la presenza della pianta agli altri interessati.

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Fig 13. Fiore di Borago officinalis

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Fig 14. Frutti di Borago officinalis

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Fig 16. Semi di Borago officinalis

Raccolta e conservazione del seme

Dal mese di Giugno (in natura) si può iniziare la raccolta del seme. 

La raccolta del seme non è semplicissima poiché la maturazione è scalare, fortunatamente la Borragine forma delle colonie, potrete quindi raccoglierli da diverse piante in più visite. Dove prima erano i fiori noterete gli acheni che contengono i semi  (fig 14) quando cambiano colore e tendono ad aprirsi è il momento di coglierli. 

Più avanti troverete le istruzioni per conservarli. Nel Vostro orto naturalmente l'operazione è come vedremo, molto più semplice, e potrete approfittarne per raccogliere le buonissime foglie. Per la conservazione del seme vi rimandiamo al capitolo dedicato più avanti in questa sezione. 

La coltivazione delle Wild Strip, o aiuole  a fioritura spontanea

Vediamo ora come procedere alla coltivazione della miscela per Coltivatori del Progetto Melissa

Quando seminare

Come visto nelle schede precedenti il miscuglio o miscela è pensato per avere una fioritura che accompagni la coltivazione in modo da attrarre le api e gli altri pronubi (insetti impollinatori) per aumentare la produzione e aiutare con le fioriture tardive delle mellifere le api prima del riposo invernale,  con la coltivazione diretta e poi con la colonizzazione dell'aree adiacenti a quelle di coltivazione.

Per la semina bisogna far riferimento alla prima fioritura, la Borragine. Questa fiorisce poco più due mesi dopo la semina, la fioritura è lunga e sarà seguita dalle Vedovine, prima la Selvatica e poi la Maggiore, fino ad Ottobre, quando avrete raccolto i semi per la stagione successiva. Quindi in base alla vostra latitudine e pedoclima, considerate di far partire la fioritura dell Borragine circa un mese dopo i primi trapianti, prendendo se potete come riferimento per i trapianti l'anno precedente. Tra Nord e Sud e a diverse altitudini la semina si può discostare di un mese o più.

 

Es: Trapianto pomodori a metà Aprile -  semina Miscela Progetto Melissa metà Marzo (fioritura della Borragine a metà Maggio)

 

Preparazione del terreno e semina

Tutte e tre le specie sono spontanee, non hanno quindi particolari esigenze di terreno, né di irrigazione.

Se avete un orto disposto per file progettate di riservare una di queste per il Progetto Melissa, se coltivate invece su bancali o disposizioni alternative potete pensare ad una aiuola o a bordure. Utilizzate il bancale solo se costretti, queste piante infatti temono il ristagno idrico che può avvenire in questi.

La fila non va pacciamata, se volete quindi potete effettuare una falsa semina, non è indispensabile, poiché le specie sono molto competitive con le infestanti, ma certo può aumentare la salute delle piante.

Quindi dopo la vangatura, nel caso di un piccolo orto, o della ripuntatura o aratura sulle estensioni più grandi, passate il motocoltivatore o la fresa, utilizzate il metodo usuale per un paio di volte prima della preparazione al letto di semina finale. Fresate, irrigate, per far germinare le spontanee presenti nel terreno, ripetete dopo una quindicina di giorni irrigando se necessita. La falsa semina, ripetiamo, non è necessaria, ma in realtà può aiutare tutto l'orto.

Piccoli appezzamenti

Preparate quindi il letto di semina direttamente a dimora, la quantità di seme è di 30 grammi di miscuglio per 10 mq. Miscelate i semi con del terriccio fine in rapporto uno a tre. Spargetelo manualemente o con l'aiuto di una seminatrice  a spaglio, ricoprite le sementi con un leggero strato aiutandovi con un rastrello, o se ne avete la possibilità eseguite una rullatura, aiutandovi con l'apposito strumento o con anche con una bombola del gas, considerate una striscia di miscuglio ogni cinque file di ortaggi 

Es: Orto con 10 file da 10 mt di ortaggi-  2 file da 10 mt di miscuglio.

Grandi appezzamenti

Per le coltivazioni più grandi dove si deve meccanizzare la semina, considerate di interrompere le file di ortaggi con delle aree della larghezza di circa 2 mt per la lunghezza del campo. In questo modo potrete seminare con l'utilizzo di una seminatrice a righe, quelle per erba medica vanno bene, considerando di spargere il peso del seme per l'area voluta. Se invece volete utilizzare delle seminatrici manuali ce ne sono molte in commercio, anche economiche che andranno bene per il vostro scopo, rullate o coprite con le maglie dopo la semina. Irrigate solo se necessario.

Cure colturali

Le specie non necessitano di particolari cure colturali.

Raccolta e conservazione del seme

Questa è la parte più impegnativa e dispendiosa, in termini anche di tempo di tutta la coltivazione.

Borragine: i semi che troverete come indicato nella scheda più su in questa pagina negli acheni al centro dei fiori non maturano uniformemente. Occorre quindi  recarsi, a partire da Giugno nella coltivazione per la raccolta manuale, fortunatamente la Borragine si auto semina, quindi già dal'anno successivo le aree adiacenti all'orto saranno colonizzate. Raccogliete comunque i semi per quanto potete, poi lasciateli seccare in una zona areata lontani dalla luce diretta del sole per circa quindici giorni, dopodiché potete stiparli in un contenitore lontani dall'umidità per la stagione successiva. Abbiate cura di eliminare il più possibile le impurità prima dello stoccaggio, mediante soffiatura o vagliatura dei semi.

Vedovina Selvatica e Maggiore: da settembre cominciate ad analizzare i frutti delle Vedovine, la maturazione non è uniforme completamente, ma i semi rimangono per un periodo nelle cipsele dando una   finestra per raccoglierle tutte quasi contemporaneamente. La raccolta manuale a scaglioni è la migliore, raccogliete i frutti prima che cedano i semi, quando schiacciandola con le dita appare indurita ed il colore è diventato bruno. I semi non raccolti colonizzeranno le aree adiacenti la semina. Raccogliete i frutti lasciateli essiccare in un luogo areato e lontani dalla luce diretta del sole finché schiacciandoli non cederanno i semi.

Ora potete battere le cipsele per far fuoriuscire le sementi. Procedete poi con una vagliatura per eliminare le impurità prima di stoccare le sementi in un contenitore lontano dall'umidità per la semina dell'anno successivo.

Aiutateci

Negli anni abbiamo investito molto, la coltivazione e la ricerca sono state dispendiose. In tutti gli anni abbiamo raccolto pochissimo con le donazioni (circa 400 € con più di mille richieste), ci siamo finanziati con la vendita dei semi e con la coltivazione conto terzi della Canapa, che ci garantiva la maggior parte degli introiti. Vista la situazione di Governo e dell'incertezza che si è creata gli investitori si sono ritirati in attesa di notizie certe.

Proprio quest'anno, importantissimo per il progetto, per le scoperte fatte, per la grande produzione delle sementi, rischiamo di chiudere e di mandare all'aria tantissimo lavoro, ma peggio di perdere le tantissime persone che hanno fatto richiesta, moltissimi ettari dedicate alle piante salva api, e di più, ettari ed ettari convertiti ad un'agricoltura sostenibile,

una rivoluzione non solo per le api. Puoi donare tramite Paypal o con bonifico bancario, in modo da poter detrarre la donazione. Se non puoi condividi la pagina, anche questo ci aiuterà.

Clicca sul pulsante o fai un bonifico alle coordinate seguenti.

 

PS Le donazioni non influiranno sulla fila di distribuzione, non scriveteci per offerte economiche, i semi del Progetto Melissa sono gratuiti e non in vendita.

 

Grazie a tutti, le vostre parole ci hanno aiutato moltissimo.

​

Pietro Segatta

Presidente 

CERCATORI DISEMI

Associazione culturale no profit

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Associazione Culturale  Cercatori di Semi

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Il Progetto Melissa nasce dall'associazione Culturale senza scopo di lucro CERCATORI DI SEMI, che si occupa della produzione conservazione e distribuzione delle sementi di ecotipi di orticole locali, in nome della biodiversità e della sostenibilità.

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